Il Blog dei Bradipi di Montagna

Benvenuti nel Blog dei Bradipi di Montagna.
Un punto di incontro per un gruppo di amici che "degustano" la montagna dalle escursioni alle ferrate, dalle arrampicate all'alta montagna,
dalle ciaspole allo sci-alpinismo...

Lenti come bradipi per poter gustare al meglio, in sicurezza, quanto la montagna può offrire a chi sa osservare e gustare.
Riflessioni, foto, rimandi a fotoalbum, link a siti utili...
Con le montagne sullo sfondo.

Buone Montagne a tutti

domenica 21 dicembre 2008

MONTE DUE MANI


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Monte poco conosciuto e poco battuto, fatto salvo che per la ferrata Simone Contessi. Ma oggi la meta era la vetta da raggiungere lungo la lunga cresta sud. Punto di partenza è in comune con la ferrata, salendo lungo la strada che conduce a Morterone si lascia la macchina in un risicato spiazzo, massimo due auto, sulla sinistra. Come detto la ferrata non era nelle nostre mire... e nemmeno nelle mie capacità in particolare il penultimo torrione. In ogni caso ci siamo inerpicati per il ripidissimo sentiero che accompagna la ferrata fino ad uscire su di un bel pianoro dove ha inizio la cresta vera e propria. Qui ci siamo ramponati e messe vie le racchette con picca alla mano abbiamo iniziato la lunga cresta sud. Neve purtroppo molle causa il rialzo termico, pensare che uscito di casa ad Oggiono ho dovuto togliere il ghiaccio dal parabrezza e nona caso il termometro dell'auto indicava zero gradi... ma sorpresa a Ballabio i gradi erano 10!!!

Come detto neve molle che certo non aiuta e ancor meno infonde sicurezza nel passo. Una bella cresta che più che invernale pura si è tramutata in un vero e proprio misto come si vede anche dalle foto. In alcuni passaggi molto aerea che richiede in ogni caso, anche in versione estiva, passo sicuro. Purtroppo però arrivati ad un punto abbiamo dovuto desistere, il sentiero correva lungo un breve traverso poco sotto la cresta ma la catena di sicurezza era sommersa dalla molta neve che non era certo sicura vista la temperatura. Mantenere il filo di cresta era difficile per via di sassi e della neve, aggirare sul lato opposto difficile per il terreno friabile. Possibile soluzione era farsi sicura con la corda che avevamo con noi e sicuramente saremmo riusciti a passare in un senso ma per il ritorno? Una volta in vetta si poteva scendere dalla normale a Olino...ma dopo quel passaggio, a memoria del mio compagno, ne avremmo trovato un altro difficile, e restare bloccati tra due passaggi difficili non ci pareva... carino. Conclusione... giro di 180° e si torna sui propri passi. Rammarico perché la vetta non era lontana... ma come tutte le altre vette resta lì e non si muove. Sicuramente proverò a farla anche in versione estiva.

giovedì 18 dicembre 2008

Auguri Bradinatalizi!
















A tutti i Bradipi, neo Bradipi, veci Bradipi i migliori auguri di un Felice Natale e un 2009 prospero e felice e... Buone Montagne a tutti (© by Arterio Lupin)

mercoledì 17 dicembre 2008

L'ETERNO FASCINO DEL CANALONE PORTA

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Canalone Porta e Torrione Magnaghi Settentrionale, 10 novembre 2008


La mia conoscenza della Grignetta è piuttosto recente, cioè da quando mi sono trasferito in Lombardia... Non posso, però, parlare di un innamoramento a prima vista... Della Grignetta avevo sempre letto tanto, mi ero riempito gli occhi e l'immaginazione di questi "paracarri" a due passi da Milano... L'adolescenza passata a leggere libri su libri, a idealizzare le figure di Riccardo Cassin, Carlo Mauri, i Ragni di Lecco... Letture che sempre mi avevano lasciato un alone di "mito" attorno a queste montagne. Poi, per una serie di motivi, l'arrivo in Lombardia, il ritorno ai monti, la Grignetta che battezza con la Direttissima il momento in cui sono potuto tornare ad infilare gli scarponi e salire a gustarmi le montagne...
Al solito, maniaco come sono, la ricerca di tutto il reperibile in libreria.... Libri su libri, carte topografiche, ravanamenti in Internet. spulciatura di foto, racconti, blog, itinerari...
Ritrovo un itinerario, del quale mi ricordo di aver letto qualcosa negli anni '80, in un numero di Alp... A Jesolo, frugo tra i vecchi e polverosi numeri di Alp... Ritrovo quel particolare numero in cui parlano di Grignetta e ritrovo l'indicazione: "Poche persone salgono in Grignetta per lo stupendo Canalone Porta, che pure ha passaggi di I e II"....
Il Canalone è bello evidente... Sembra creato su misura per l'alpinista classico... Lo si vede praticamente da ovunque, stando a Sud della Grignetta... Quest'anno, anno in cui ho deciso - dopo aver fatto un sano allenamento di un anno - di tornare a salire per le vie a me care (Creste, Spigoli, Canaloni con difficoltà classiche), sento che è arrivato, finalmente, dopo più di vent'anni, il momento propizio per andare a conoscere bene il Canalone Porta...

In estate, trovo una giornata infrasettimanale "giusta"... Arrivo ai Resinelli, al solito, prestissimo, e mi dirigo verso il Canalone.... Una giornata stupenda dal punto di vista meteorologico... Quasi nessuno in giro, è il giorno giusto... (ho sempre una paura folle dei sassi che cadono negli itinerari frequentati). Parto e, gustando ogni singolo passo, risalgo la prima parte, in cui le difficoltà non superano mai il secondo grado, con passaggi davvero belli per superare strozzature, massi ed uno spigoletto alto ed esposto, dopo il quale si deve riattraversare verso sinistra per affrontare una paretina ed una fessuretta che, esposte, depositano in breve al ripiano sotto il Sigaro Dones, alla partenza del "Traverso dei Magnaghi" che collega la Cresta Cermenati alla Bocchetta dei Prati...

La parte successiva è quella più "tosta" dal punto di vista delle singole difficoltà... Ma inizia con una osservazione "strana": il Traverso dei Magnaghi viene dato sui cartelli come "Alpinistico", mentre sul Canalone Porta si nota una indicazione: "Canalone Porta II - EEA". in realtà, avrebbero - forse - voluto scrivere "EE/A", cioè per Escursionisti Esperti ed Alpinistico... EEA dovrebbe voler dire "con attrezzature" e, sulla seconda parte, l'unica attrezzatura presente è quella che uno si porta dietro...

Dopo questa riflessione, salgo per i saltini che adducono, all'altezza del Torrione Magnaghi Centrale, a quella paretina che rappresenta il vero "punto dolente" della risalita: una parete di una trentina di metri con difficoltà che rasentano il III- nella scala UIAA ,piuttosto esposta... La passo tranquillamente, anche se non posso non notare che i primi passaggi il terzo lo raggiungono eccome... Risalgo gustandomi ogni singolo passaggio, appigli ed appoggi ci sono, ma non è roba per semplici escursionisti... Andrebbe sottolineato il carattere alpinistico del secondo tratto di questo Canalone, almeno per gli escursionisti meno esperti. Per persone esperte, o, quanto meno, svezzate, è un qualcosa - invece - che definire godibilissimo è poco...
In breve mi trovo ad una selletta stupenda, da dove, con una breve risalita, tra panorami sempre più belli, arrivo al sentiero della Cresta Sinigaglia e da lì su, in Grignetta, dove incontro le prime persone della giornata...
Visto che il numero di persone ed il vociare aumentano, scendo rapido a prendere il sentiero Cecilia e decido di andare a mangiare qualcosina dal Mauro al rifugio Rosalba... Una sana mangiatina, quattro chiacchiere e poi giù per Le Foppe... Primissimo pomeriggio e mi ritrovo al 2184 a farmi una birra mastodontica, dopo essermi gustato panorami che solo la Grignetta offre...
Il fotoalbum di questa salita lo trovate qui:

http://picasaweb.google.it/Bradipodimontagna/CanalonePortaGrignettaSentieroCeciliaRosalba#

A fine ottobre successivo, in una grigia giornata dal sapore decisamente autunnale, con Davide mi ritrovo a salire sul Sentiero della Cresta Sinigaglia... Avevamo in mente di salire al Magnaghi Meridionale... Ma la pioggerella prima e la pioggia poi ci fanno rientrare rapidamente ai Resinelli, ad occuparci di birra e insaccati... Mentre stavamo salendo, però, una frase di Davide mi aveva colpito: "Quello è il Canalone Porta... Lo sai che non ci sono mai passato?".
Mi risultava difficle credere che una persona che conosce la Grigna come lui, che si è fatto non so quante vie tra quelle guglie, non fosse mai passato per il Porta... Eppure capita spesso che, a furia di dire "ci passo la prossima volta", gli anni passino...
Dopo una quindicina di giorni, trovando una giornata un po' più decente, decidiamo di tornare a provare il Magnaghi... L'idea era quella di salire per la normale (III) e poi vedere il tempo...
Appena partiti, mi era però tornata in mente la frase di Davide e, invece di salire per la Cresta Sinigaglia, gli dico: "Seguimi..."
Iniziamo così a risalire il Canalone... Davide assume lo sguardo di un ragazzino che ha ricevuto un regalo atteso da tempo... Ci divertiamo, peraltro, davvero come bambini...
All'altezza della nota e strafotografata finestra, Davide si lancia per andare a sedersi e farsi fare un paio di foto... Gliele faccio volentieri, non senza canzonarlo a dovere...
Canzonature prontamente restituite quando, pochi minuti dopo, riesco ad incastrarmi ed incrodarmi in un passaggio di secondo- forse qualcosa in più - che la volta scorsa non avevo fatto... Una fessura di non più di due metri, per passare la quale, alla fine, per un impeto d'orgoglio, mi sono letteralmente spalmato sulla roccia...
I passaggi successivi vengono gustati come un gelato... I vari saltini, poi lo spigolone della strozzatura, quindi il placcone che porta al fessurotto... Qui, forse anche per riprendere l'orgoglio ferito, decido di passare il fessurone integralmente, con Davide che prendeva amabilmente in giro la testardaggine dei Veneti...
Pausa per bevutina e sigaretta (mia) al ripiano del Traverso...
Poi via diretti per la seconda parte, mentre il sole, incredibilmente, ci regala squarci di bel tempo inaspettati... Un cielo blu stupendo...
Passiamo la paretina di III- ed ariviamo all'altezza della Cresta Sinigaglia... Il cielo comincia a ribollire... Nessun problema, siamo a due passi dalla vetta del Magnaghi Settentrionale... La raggiungiamo e ci gustiamo i panorami, tra una banana premasticata, una sigaretta ed una giusta bevuta... Poi le nuvole arrivano... Coprono tutto e decidiamo di scendere... Tanto la strada la conosciamo...
Passiamo il Saltino del Gatto... Il cielo sembra riaprirsi... Scendiamo lungo le basi delle pareti Est dei Magnaghi... Ci avviciniamo, quasi fischiettando, alla normale del Magnaghi Meridionale., hai visto mai.. Il tempo, allora, per sicurezza, ricopre tutto con la soffice ovatta delle nubi montane... La Grignetta ci fa capire che oggi doveva essere dedicato al Porta... Nient'altro...
Tranquilli, senza fretta, scendiamo...
Il ritorno lungo il sentiero della Cresta Sinigaglia è conosciuto e ce lo godiamo...
Davide è allegro anche se dispiaciuto per non avermi portato sul Magnaghi... Gli rispondo che è stata la Grignetta a mostrarci la strada... Il tempo era grigio... Appena abbiamo infilato il Canalone, il cielo è diventato blu... Appena usciti, di nuovo tempo di m... Quindi, avevamo fatto ciò che la Montagna ci aveva consigliato...
Ai Resinelli è tutto chiuso... Decidiamo, allora, di andare da Antonio, alla partenza della funivia per i Piani di Erna, a berci una sana birra, di quelle giuste (Antonio è un fantastico pusher di birre ottime). Al solito, nel primo pomeriggio siamo di ritorno... Allegri, felici...
Davide, inoltre, ha la gioia di aver guardato finalmente, in prima persona, le meraviglie del Canalone Porta... Io, semplicemente, mi sono reso conto che questo itinerario è uno di quelli il cui fascino è e resterà inalterato... Un fascino eterno, che non verrà mai meno, nemmeno dovessi percorrerlo in continuazione...

Il Fascino discreto della Montagna Classica...