Il Blog dei Bradipi di Montagna

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martedì 27 gennaio 2009

CON LE "CIASPOLE" IN LOMBARDIA





"Ciaspole - 15 itinerari tra il Lago Maggiore e il Garda"
di Fabrizio "Bicio" Bellucci

Un manuale-invito alla montagna con le racchette da neve


Complice un'invernata particolarmente prodiga di neve e un discreto battage pubblicitario da parte dei mass-media, quest'anno abbiamo potuto assistere ad un vero boom per quanto riguarda l'uso delle racchette da neve, ormai comunemente definite "ciaspole". A chi ama osservare quanto viene proposto durante le varie trasmissioni dedicate alla montagna invernale non sarà sfuggito il continuo riferimento alla presunta semplicità dell'uso delle ciaspole ed alla possibilità di effettuare sane escursioni in ambienti innevati senza particolare preparazione. Questo, in soldoni, il messaggio che abbiamo ricevuto dai mezzi di comunicazione di massa in questo periodo.
Contestualmente, si è potuto assistere ad una sorta di fioritura di pubblicazioni, più o meno precise, dedicate al mondo delle "ciaspole". Che questa sia la risposta editoriale ai "bisogni" (più o meno indotti) dei potenziali lettori è chiaro. Meno chiaro e, francamente, tale da lasciarci dubbiosi, invece, è il messaggio sulla presunta "facilità" dell'utilizzo delle ciaspole per escursioni alpine nel periodo invernale. La montagna, in inverno, presenta - oltre alle problematiche legate all'inverno in generale - la questione legata alla necessità di una buona conoscenza dell'ambiente innevato e/o ghiacciato. Non per nulla le uniche figure che abbiano i requisiti per accompagnare eventuali clienti a fare escursioni su ciaspole sono le Guide Alpine e nemmeno gli Accompagnatori di Media Montagna sono abilitati a farlo, proprio per le problematiche appena accennate. A riprova di quanto sopra, la percentuale sempre maggiore di incidenti che capitano ad escursionisti impegnati in uscite con le ciaspole, almeno a giudicare dall'unica fonte statistica degna di fede, ovvero quella del CNSAS.
Siamo perfettamente d'accordo che l'escursionismo invernale su ciaspole sia molto più facilmente affrontabile da parte di un neofita di altri tipi di attività come, per esempio, lo sci-escursionismo o lo sci-alpinismo. Siamo anche d'accordo che vestiario ed equipaggiamento siano molto più alla portata di tutti di quanto possano essere un discreto equipaggiamento per le discipline appena citate o dello sci da pista. Restiamo, tuttavia, un po' basiti di fronte alla notevole superficialità con cui, troppo spesso, si tende ad affrontare una escursione su neve che, come tale, non perde nessuna delle proprie caratteristiche di "pericolosità" oggettiva nemmeno per chi usa le ciaspole.

Di fronte a questo vero e proprio boom di ciaspolatori e aspiranti tali, si nota, spesso, una richiesta molto mal soddisfatta di informazioni, indicazioni, suggerimenti su "tecniche" e "suggerimenti" per infilare le ciaspole e andare a fare sane escursioni in "sicurezza" (anche se tutti sappiamo che in montagna la sicurezza è sempre relativa, con o senza neve...).

Una risposta a questa necessità arriva, in una forma estremamente semplice e pratica, da una pubblicazione firmata da un Accompagnatore di Media Montagna di origine ferrarese, ormai da anni trapiantato a Milano e sempre da anni caldissimo fautore dell'escursionismo su ciaspole. Fabrizio Bellucci è conosciuto nel mondo dell'escursionismo come il "Bicio" ed il suo sito Zainoinspalla è una garanzia per quanto riguarda la fonte di informazione e spunti per escursioni a 360° per 365 giorni all'anno (366 negli anni bisestili). A differenza di molti mestieranti, il Bicio, pur avendo fatto dell'Escursionismo Alpino il proprio lavoro e la propria ragione di vita, non ha minimamente perso l'amore quasi peterpanesco per l'Ambiente e per il mondo della Montagna, che continua a frequentare assiduamente anche (ma non solo) per lavoro; oltre a ciò, il Bicio è un grande Appassionato in grado di trasmettere, con scrupolo ma sempre col sorriso sulle labbra, con coscienziosità ma senza prendersi troppo sul serio, le proprie conoscenze;ilo potremmo definire come la classica figura dell'"esperto di montagna" in grado di trasmettere al neofita o a chi voglia ampliare i propri orizzonti conoscenze e suggerimenti per affrontare al meglio il mondo della montagna.

Tra le varie pubblicazioni comparse negli ultimi due anni e dedicate al mondo delle ciaspole ed all'escursionismo in ambiente innevato, quella del Bicio si impone all'attenzione per almeno due caratteristiche che ne fanno una piccola Bibbia del Ciaspolatore:

1) Gli amanti della Montagna conoscono molto bene il problema delle guide e dei manuali: la pesantezza di una lettura quasi meccanica delle relazioni, che, spesso, risultano essere quasi più faticose delle escursioni stesse. Il Bicio propone, invece, 15 itinerari per i quali, oltre ad una attenta relazione, presenta per ciascuno un racconto in prima persona nel quale, oltre ad immagini e sensazioni del percorritore, il lettore-interessato arriva a sentire quasi la voce del narratore. La fluidità della scrittura, particolare e personale, dell'Autore permea tutto quello che un recensore definirebbe un "agile libriccino" pieno zeppo di suggerimenti, spunti e "dritte". L'impressione è quella che il Bicio sappia cosa si attenda un lettore dalla continuazione del racconto e che, puntualmente, lo fornisca nel prosieguo del racconto-relazione proposto. Questo fa del manualetto una piccola opera di facile, leggera e piacevole lettura che, nella goffaggine e pesantezza generale delle pubblicazioni specialistiche (cui comunque va ascritto), rappresenta una piacevole e attesa eccezione.

2) Conscio dei problemi sopra accennati, il Bicio, sempre con una prosa leggera e oltremodo "propria", particolare, introduce l'appassionato, dal più smaliziato al totale neofita, al mondo dell'escursionismo in ambiente innevato partendo dall'ABC senza risultare mai pesante o ripetitivo. Ad una breve storia delle "ciaspole" il Bicio fa seguire una attenta descrizione tecnica sulle caratteristiche delle racchette da neve, dalla composizione ai materiali fino alle regole basilari per l'utilizzo e la postura. A questa esauriente prima parte, il Nostro non manca di dare una serie precisa ed esauriente di consigli su abbigliamento e calzature, sempre con una prosa leggera e spesso scherzosa ma costantemente attenta alla praticità ed alla sicurezza. A queste prime informazioni basilari, il Bellucci fa seguire una serie di riflessioni fondamentali sulla sicurezza durante le escursioni con le ciaspole, ribadendo, sempre con piacevole garbo ma con fermezza, che le escursioni in ambiente innevato non sono scevre dai pericoli oggettivi della montagna d'inverno e che in nessun caso si può prescindere dalla sicurezza. A questa doverosa serie di precisazioni introduttive il Nostro aggiunge, inoltre, una serie di rispote anticipate a domande frequenti e spesso tralasciate da molti sul corretto utilizzo delle ciaspole, da come infilarle correttamente a come posizionarle pe ril trasporto sullo zaino.

Nella seconda parte della piccola ma ottima opera, il Bellucci presenta quindici proposte ciaspolatorie corredate di altrettanti raccontini: è la parte più godibile e piacevole del libro, in cui l'Io narratore dell'AmM ferrarese-meneghino ha la possibilità di scatenarsi e scatenare l'interesse, la curiosità e. spesso, l'ilarità del lettore-appassionato di ciaspole.
Le quindici escursioni proposte nel libro vanno dai monti che sovrastano il Lago Maggiore a quelle del Lago di Garda e sono: 1) il Monte Lema 2) Passo di San Lucio e Garzirola 3) Piani dei Cavalli 4) Alpe di Mezzo 5) Cimone di Margno 6) Resegone 7) Aralalta 8) Val Tartano 9) Lago Palù 10) Al Rifugio Calvi 11) Monte Alto - Lago d'Iseo 12) Val Viola Bormina 13) Val Grande 14) Passo di Val Fredda 15) Monte Pizzocolo.
Ribadiamo ancora che, a nostro parere, una delle parti più godibili in assoluto del libro (al di là dell'utilità per le motivazioni già esposte) è rappresentata proprio dai racconti che fanno seguito ad ognuna delle proposte escursionistiche presentate: mai eccessivo, mai egotista, l'Io narratore del'Autore sembra interessato a fornire le informazioni attese sempre col sorriso sulle labbra, preoccupandosi di instillare nell'animo del lettore la curiosità per itinerari e tecniche, ma, soprattutto, quello che chiamiamo semplicemente "amore, rispetto e brama di conoscenza" per la Montagna.

La sensazione finale è che il Bellucci sia riuscito nell'intento, peraltro non dichiarato, di unire verve narrativa e capacità di sintesi per riuscire a produrre una guida tecnica dalle caratteristiche più vicine a quelle di un libro di racconti che di una guida canonica.
Dispiace, alla fine, che le proposte siano solo quindici... La sensazione finale è quella di aver ricevuto dal Bellucci solo un piccolo assaggio, decisamente insufficiente per la sete di informazioni dell'appassionato di montagna...
Ci si augura, comunque, che lo stesso Autore abbia la volontà di regalare a breve una versione ben più estesa e sempre nello stesso stile della propria personale "enciclopedia dell'escursionista" (la sua "Treccagnoni", come lo stesso ama definire i propri scritti). In un marasma di guide spesso autoreferenziali o che giocano a copiarsi senza andare realmente incontro ai desideri dei lettori, salutiamo volentieri quella che speriamo essere solo la prima di iuna lunga serie di pubblicazioni di "relazioni raccontate", un modo estremamente leggero ed efficace per introdurre alla Montagna i neofiti e per dare sempre nuovi spunti e suggerimenti agli appassionati più esperti.

(Per chi fosse interessato al libro, è possibile trovare una lista delle librerie al sito del Bicio:
per acquisti via internet, al sito della libreria online di Monti in Città )




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