Grignetta, Cresta Sinigaglia
Domenica 14 Giugno 2009
Domenica 14 Giugno 2009
Mi sono sempre mosso poco volentieri la domenica...
Quando ero ragazzo e si partiva per andare in montagna la domenica, per regola aprtivamo tra le 4 e le 5, onde essere in Dolomiti alle 7...
Da quando mi trovo in Lombardia, la situazione è peggiorata... Sarà a causa dell'età o dell'Arterio che avanza... Resta il fatto che alla domenica, potendo, preferisco starmene a casa e, se mi voglio muovere, lo facico verso zone che possano essere poco frequentate.
Un paio di settimane fa, in una domenica molto affollata, sono andato alla Punta Giulia ed al Canalone Garibaldi con Daniele e, a dirla alla romana, "c'ha ddetto bbène".
Questa domenica, però, avevo la proposta di un gruppo di amici milanesi che, incredibilmente, conoscono piuttosto poco le "loro" zone. Due, addirittura, mai avevano calcato la cima della Grignetta...
Un'onta da sistemare e con cortese celerità.
Detto fatto, al mattino ci si ritrova tutti e sei ai Piani dei Resinelli. Obbiettivo dell'escursione sarebbe stato salire per la Cresta SInigaglia alla vetta e poi traversare al Rosalba per il sentiero Cecilia. Da qui, magnam post sbafatam, rientro ai Resinelli per il sentiero della Direttissima.
Il sentiero attacca subito ripido e cerco di scandire il passo senza esagerare. I panorami, assolutamente deliziosi, che diventano via via maggiori durante la salita, aiutano a non sentire sulle gambe la fatica.
Tra una battuta, un lazzo, qualche presa in giro, arriviamo tutto sommato abbastanza velocemente a prendere la Cresta vera e propria e davanti a noi si apre un panorama favoloso che va dalle Orobie a Bernina e Disgrazia, fino ai monti della Val Masino, con inconfondibili, Badile e Cengalo svettanti a salutare chi li ama.
Un breve tratto di cresta in salita, sentita da nessuno (troppo impegnati a godere delle visioni panoramiche), qualche battuta sull'itifallica bellezza del Sigaro Dones, qualche considerazione sull'affollamento delle vie ai Torrioni Magnaghi e ci ritroviamo alla Bocchetta dei Venti.
Il Saltino del Gatto viene passato senza patemi d'animo e presot viene raggiunta la parte finale della Cresta. Una rapida risalita, un paio di cavi ed eccoci alla Selletta che segna l'inizio del Canalino Federazione. Ora davanti a noi si staglia la breve ma stupenda cuspide della Grignetta. Sono visibili le catene che accompagnano l'escursionista alla vetta e, appena a destra, il panorama si apre sul Lario e sul Grignone...
Prendiamo a seguire le catene, chi usandole chi semplicemente seguendole. Arriviamo ben presto ad una sorta di anticima, dove osserviamo ancora la meraviglia che si sta aprendo ai nostri occhi...
Compaiono il Rosa, la cuspide del Cervino, la sfilata dei 4000 del Vallese fino alla piramide del Finsteraarhorn...
In basso, quasi sotto di noi, la Val Scarettone, la Val d'Era ed il Lario...
Incantevole...
Poi, lo scioglimento del sogno e della favola...
Davanti a noi una cuspide brulicante di umani, più simile ad un formicaio che ad una vetta alpina...
Risaliamo, dopo una breve discesa in un canalino, gli ultimi metri che ci depositano in vetta... Ed al sottoscritto viene il terribile dubbio di aver camminato per più di due ore in salita per ritrovarsi... Sulla spiaggia del Lido di Jesolo... Una marea umana, per lo più in costume, stesi al sole... Mancavano solo i venditori di cocco e bibite gassate...
Falice per loro (è sempre bello vedere che la gente ama la montagna), ma imbarazzato, convinco velocemente gli amici a scendere ed in men che non si dica ci ritroviamo al bivio per il Sentiero Cecilia. Qui, purtroppo, ad uno di noi subentra un piccolo scompenso fisico e decidiamo di scendere direttamente al Porta...
Poco male: finita la Cresta Spaccaginocchia, attraversioamo il Bosco Giulia e ci ritroviamo al rifugio Porta, dove veniamo trattati a dovere e ci ritempriamo con un lauto pasto e ottima birra.
Ci si saluta abbastanza presto ed alle 4 siamo già a Milano, felici ed allegri...
Anche se, una volta di più, mi rendo conto che alla domenica, potendo, è meglio stare attenti all emete da scegliersi...
In ogni caso, la Grignetta ci ha regalato tranquillità e panorami fantastici fin sulla vetta... E per questo la ringraziamo.
Quando ero ragazzo e si partiva per andare in montagna la domenica, per regola aprtivamo tra le 4 e le 5, onde essere in Dolomiti alle 7...
Da quando mi trovo in Lombardia, la situazione è peggiorata... Sarà a causa dell'età o dell'Arterio che avanza... Resta il fatto che alla domenica, potendo, preferisco starmene a casa e, se mi voglio muovere, lo facico verso zone che possano essere poco frequentate.
Un paio di settimane fa, in una domenica molto affollata, sono andato alla Punta Giulia ed al Canalone Garibaldi con Daniele e, a dirla alla romana, "c'ha ddetto bbène".
Questa domenica, però, avevo la proposta di un gruppo di amici milanesi che, incredibilmente, conoscono piuttosto poco le "loro" zone. Due, addirittura, mai avevano calcato la cima della Grignetta...
Un'onta da sistemare e con cortese celerità.
Detto fatto, al mattino ci si ritrova tutti e sei ai Piani dei Resinelli. Obbiettivo dell'escursione sarebbe stato salire per la Cresta SInigaglia alla vetta e poi traversare al Rosalba per il sentiero Cecilia. Da qui, magnam post sbafatam, rientro ai Resinelli per il sentiero della Direttissima.
Il sentiero attacca subito ripido e cerco di scandire il passo senza esagerare. I panorami, assolutamente deliziosi, che diventano via via maggiori durante la salita, aiutano a non sentire sulle gambe la fatica.
Tra una battuta, un lazzo, qualche presa in giro, arriviamo tutto sommato abbastanza velocemente a prendere la Cresta vera e propria e davanti a noi si apre un panorama favoloso che va dalle Orobie a Bernina e Disgrazia, fino ai monti della Val Masino, con inconfondibili, Badile e Cengalo svettanti a salutare chi li ama.
Un breve tratto di cresta in salita, sentita da nessuno (troppo impegnati a godere delle visioni panoramiche), qualche battuta sull'itifallica bellezza del Sigaro Dones, qualche considerazione sull'affollamento delle vie ai Torrioni Magnaghi e ci ritroviamo alla Bocchetta dei Venti.
Il Saltino del Gatto viene passato senza patemi d'animo e presot viene raggiunta la parte finale della Cresta. Una rapida risalita, un paio di cavi ed eccoci alla Selletta che segna l'inizio del Canalino Federazione. Ora davanti a noi si staglia la breve ma stupenda cuspide della Grignetta. Sono visibili le catene che accompagnano l'escursionista alla vetta e, appena a destra, il panorama si apre sul Lario e sul Grignone...
Prendiamo a seguire le catene, chi usandole chi semplicemente seguendole. Arriviamo ben presto ad una sorta di anticima, dove osserviamo ancora la meraviglia che si sta aprendo ai nostri occhi...
Compaiono il Rosa, la cuspide del Cervino, la sfilata dei 4000 del Vallese fino alla piramide del Finsteraarhorn...
In basso, quasi sotto di noi, la Val Scarettone, la Val d'Era ed il Lario...
Incantevole...
Poi, lo scioglimento del sogno e della favola...
Davanti a noi una cuspide brulicante di umani, più simile ad un formicaio che ad una vetta alpina...
Risaliamo, dopo una breve discesa in un canalino, gli ultimi metri che ci depositano in vetta... Ed al sottoscritto viene il terribile dubbio di aver camminato per più di due ore in salita per ritrovarsi... Sulla spiaggia del Lido di Jesolo... Una marea umana, per lo più in costume, stesi al sole... Mancavano solo i venditori di cocco e bibite gassate...
Falice per loro (è sempre bello vedere che la gente ama la montagna), ma imbarazzato, convinco velocemente gli amici a scendere ed in men che non si dica ci ritroviamo al bivio per il Sentiero Cecilia. Qui, purtroppo, ad uno di noi subentra un piccolo scompenso fisico e decidiamo di scendere direttamente al Porta...
Poco male: finita la Cresta Spaccaginocchia, attraversioamo il Bosco Giulia e ci ritroviamo al rifugio Porta, dove veniamo trattati a dovere e ci ritempriamo con un lauto pasto e ottima birra.
Ci si saluta abbastanza presto ed alle 4 siamo già a Milano, felici ed allegri...
Anche se, una volta di più, mi rendo conto che alla domenica, potendo, è meglio stare attenti all emete da scegliersi...
In ogni caso, la Grignetta ci ha regalato tranquillità e panorami fantastici fin sulla vetta... E per questo la ringraziamo.
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