Il Blog dei Bradipi di Montagna

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venerdì 13 febbraio 2009

AL RESEGONE PER LA VAL CALDERA


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Dai Piani d'Erna al Resegone per il Passo del Giuff e la Val Caldera (un itinerario solitario sulla montagna più frequentata della Lombardia)


Il Resegone, monte di "manzoniana memoria", è sicuramente, se non il più frequentato, uno dei monti più frequentati della Lombardia e d'Italia. Vuoi per la vicinanza alla pianura, vuoi per la sua innegabile bellezza, vuoi per la presenza della funivia che in pochi minuti deposita ai Piani di Erna, vuoi per la presenza di una concentrazione di vie ferrate come nessun'altra montagna... Vuoi quel che ti pare, frequentare questa montagna nei fine settimana significa rischiare una concentrazione umana paragonabile a quella delle principali spiagge italiane ad agosto.
Ciononostante, per l'escursionista che abbia voglia di "cercare", esistono ancora itinerari poco o per nulla frequentati, dove è ancora possibile, mentre sul sentiero 1 e sulle vie ferrate la gente si accalca col numerino come al supermarket, incontrare camosci e marmotte, veder volteggiare rapaci e godere del meraviglioso suono del silenzio tra le guglie dolomitiche dle monte dalle tredici cime.

Uno di questi itinerari, davvero alla portata dell'escursionista medio, è il sentiero della Val Caldera, un itinerario che corre tra il sentiero "quasi alpinistico" (comunque per escursionisti esperti) delle Creste Nord del Resegone ed il frequentatissimo sentiero normale dalle Forbesette. Punto di partenza dell'itinerario è il Passo del Giuff, che si raggiunge in una quarantina di minuti dai Piani di Erna, risalendo con alcuni strappetti in direzione Est il versante Nord del Resegone. Arrivati al Passo, dove si incontra un Belvedere di rara bellezza sulle montagne circostanti e dove è già possibile ammirare guglie e pinnacoli dolomitici dei quali il Resegone è sempre prodigo, i cartelli segnavia indicano chiaramente a destra i due sentieri: 1) per le Creste Nord 2) la variante di Val Caldera.
Seguendo quest'ultimo, quasi in piano si attraversa in direzione Sud il fianco Est delle Creste Nord, portandosi, attraverso un magnifico boschetto, ad un sentiero in costa stupendamente panoramico. Dopo aver incontrato un passaggino "attrezzato" per passare oltre un canalino scosceso e franoso e dopo aver risalito letteralmente le radici di un albero, il sentiero continua a traversare, offrendo panorami sempre più belli tanto sulle Creste del Resegone che sulla sottostante Valle Imagna e sulle Orobie.
In prossimità della Val Caldera vera e propria, il sentiero esce dal bosco e attraversa un costone roccioso, sul quale il percorso risulta scavato e reso "sicuro " da una catena che accompagna un tratto abbastanza esposto ma di nessuna difficoltà. Questa traversata deposita all'interno della Val Caldera, che viene attraversata per massi e ghiaie, fino a portarsi al costone che dovrà essere risalito per una mezz'ora abbondante con una salita ripida che deposita, dopo essere passati parallelamente al entiero della via normale che sale dalle Forbesette e da Morterone, proprio al rifugio Azzoni a due passi dalla cima. Per la tempistica, calcolare un'ora e un quarto - un'ora e mezza dal Passo del Giuff, soste panoramiche e fotografiche comprese (mi tengo molto largo proprio perché è un sentiero che va gustato passo per passo) Il dislivello totale dai Pianidi Erna è di circa 600 metri.

L'anno scorso (2008) mi è capitato di percorrerlo tre volte, due in salita ed una in discesa. La prima volta è stato quasi per caso: avevo voglia di andare a farmi quattro passi sul Resegone, ma non ne avevo nenche mezza di andare a famri una ferrata. Sceso dalla funivia, mi ero diretto verso il Passo del Giuff, con l'intenzione di salire sulle Creste Nord. Arrivato al Passo, ho visto almeno sei persone che, vocianti, prendevano proprio quell'itinerario... Ora, senza alcuna offesa, andare a farsi una "solitaria" e sentire schiamazzi a nastro non è propriamente il mio massimo...
Al Passo il cartello mi ricorda che esiste anche la variante di Val Caldera, della quale avevo solo letto... Il tempo di bere un sorso d'acqua e prendo il sentiero... Dopo pochi passi, incontro subito una flora davvero rigogliosa.. D'altronde era primavera e tutto era in fiore... Dopo poco, un camoscio - credo - sfugge alla mia vista tra gli alberi... Arrivato al costone, mentre godevo del panorama, noto sopra di me un enorme rapace che volteggia, in cerca di prede... All'interno del ghiaione della Val Caldera, poi, una quantità assurda di marmotte pronte a fischiare, ma contemporaneamente curiose... Arrivo al rifugio col sorriso sulle labbra, contentissimo di quel giro. Me ne torno ai Piani di Erna per il sentiero 1 e poi giù a Versasio per il Passo del Cammello... Allegro come poche volte.
Ad inizio estate, poi, pensando dove accompagnare la mia compagna di vita, decido di portarla a vedere quell'itinerario... Si ripete la magia: rapaci, camosci, marmotte, fiori e fiori... Tanta la gioia per quel sentiero che, una volta in cima, ci guardiamo in faccia e decidiamo di fuggire per non sentire il caos delle persone...
Poco tempo dopo, arriva a trovarmi Marco, salito da Bologna per venire a conoscere un po' il Resegone. Decidiamo di salire per la ferrata del Centenario, salire ancora per la De Franco Silvano e arrivare in cima... Ci divertiamo come matti e, una volta in cima, gli propongo la discesa per la Val Caldera.... Scendiamo veloci, ma fermandoci ad ammirare le visuali sempre differenti... Così come sempre differente è il percorso, mai monotono.... Un camoscio ci scappa da davanti nel bosco (che sia sempre lo stesso? Non credo)... Usciamo al Passo del Giuff e anche Marco mi conferma che si tratta di un itinerario davvero bello...

Quello che mi lascia stupito - e non solo me - è la scarsissima frequentazione... Sono davvero poche le persone che lo percorrono, eppure è una variante stupenda e sicuramente non difficile per salire alla vetta, consentendo, tra l'altro, anche un meraivglioso giro ad anello...

Difficilmente mi sentirete dire "Vai per quell'itinerario!"... Ma, per quanto riguarda la Val Caldera, lo consiglio senza pensarci due volte: godrete di sentieri nel bosco, in costa, tra quinte rocciose dolomitiche e, da ultimo, della magnificenza dei panorami che il Resegone può offrire.

1 commento:

  1. Ciao,
    sono del posto e in val Caldera ci sono stato per la prima volta a lugio 2009, durante i miei allenamenti e perchè il sentiero era intasato da comitive....Hai già descritto benissimo l'itinerario e mi ritrovo, aggiungendo che ho avuto ala fortuna di fare un reportage di una marmotta con ben 8 scatti a distanza di 2 metri. Qualla giornata per me rimarra indimenticabile.!

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