Il Blog dei Bradipi di Montagna

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martedì 8 giugno 2010

RITORNO ALLO SPIGOLO CROCETTA



-Clicca sul titolo per andare al fotoalbum -

Prealpi Lombarde, Gruppo delle Grigne
Torre Cecilia, 1800 m
Via dello Spigolo Crocetta (70 m., PD+, IV-)


E' difficile poter raccontare in poche parole cosa significhi per me il Rifugio Rosalba e, soprattutto, la magnificenza che gli sta vicino...

Mi limiterò a raccontare come, nel 2006, anno in cui mi sono riavvicinato alla montagna dopo lunga assenza, la prima "passeggiata" per il ritorno ai monti sia stata proprio la classicissima Direttissima-Cecilia-Rosalba... In quell'occasione, per la prima volta in Grigna, ho anche avuto la gran fortuna di poter incontrare, come rifugista, proprio quella figura quasi leggendaria del Mauro, anima, cuore e cervello del Rifugio Rosalba e della "Grignetta Occidentale".
Come primo incontro in Grigna, decisamente non male...

Ero partito prestissimo, dopo anni che non facevo più montagna, se non andare a vederla, durante qualche giro in auto e poco più...
Presto come ero partito, passando per la prima volta la Direttissima, mi ero trovato a risalire il Canalone di Val Tesa dopo essere rimasto senza fiato davanti a quella magnificenza di torri... Avevo affrontato, titubante, dopo anni, tratti "attrezzati", che un tempo passavo correndo senza vedere nemmeno i cavi o quasi, con la massima serietà, come se mi stessi preparando ad una nuova rinascita. Poi, l'orario... Sapevo che mi aspettavano per pranzo ai Resinelli, avevo solo una mezza idea del percorso e sapevo che, evitando la vetta, avrei potuto "traversare" verso il Rosalba dal Cecilia...

Arrivo al rifugio e trovo un panorama favoloso: giornata settembrina, cielo terso, visibilità sul Rosa, la cuspide del Cervino, i 4000 svizzeri fino al superbo Finsteraarhorn...

Mauro mi accoglie, è presto, tutto sommato, e si mette a chiacchierare allegramente. Mi racocnta della Grignetta e mi presenta la Torre Cecilia, il Torrione del Cinquantenario ed il Campaniletto. Osservo quelle rocce favolose e mi viene un groppo in gola ad osservare un gruppo di ragazzi che, corda in spalla, si appresta a salire. Per la prima volta sento parlare di Spigolo Crocetta, Spigolo Marimonti, il Cinquantenario...

Osservo sorridente, quasi con rassegnazione... Non tornerò a salire in roccia...

Era il 2006... Poi mille cose cambiano... Ed io riprendo ad andare sempre più spesso in montagna...
Nel 2008, grazie alla costanza di Davide, riesco a ricominciare a salire su roccia, partendo dalla Cresta OSA. Salgo ancora qualcosina, poi, finalmente, nel 2009, posso fare davvero conoscenza con la Grignetta.

Poco tempo è passato, ma, ora, finalmente, ho ripreso il contatto con la roccia, con la libertà di salire che la sicurezza di una corda seguita da un compagno attento ti consente...

Avevo anche cercato di andare a salire il benedetto spigolo Crocetta, ma... Quella volta io ed Elio eravamo riusciti a sbalgiare attacco e ci eravamo fatti la Mozzanica... Bella comunque!

Arriva il 2010 e, puntuale, grazie all'impegno di Marco Anghileri e di Daniele "Crodaiolo"; riusciamo ad organizzare una "Grignettata" supelativa, con mangiata luculliana, risate, chiacchiere e quant'altro...

La domenica, dopo aver dedicato il sabato a Sara e ad una passeggiata sulla Traversata Bassa, ho la possibilità di salire in Grignetta. La sera prima mi ero messo d'accordo con Flavio "Vecchiobonfo", un grande appassionato di montagna e persona con la quale subito si era instauraot un "feeling" adeguato.

Al mattino, arrivo sparato ai Resinelli, carico il Flavio e partiamo per il Rosalba. Prima di partire, al Forno ci chiedono se saliamo dal Mauro. Rispondiamo di si e ci troviamo due bei sacchi di pane da consegnare... Ok, è una cosa che fa piacere. In poco tempo arriviamo al Rosalba ed andiamo a berci il caffè. Quattro chiacchiere con il Mauro e poi, in mezzo alle nebbie, potenti, ci guardiamo in faccia... Flavio sa della storia dello Spigolo Crocetta e gli va benissimo fare una vietta così corta, perché comunque carina.
In breve la decisione è presa: si sale sullo Spigolo.

Arriviamo all'attacoc senza problemi e poi via, subito accolti, oltre che da una nebbia che ci lasciava vedere a circa dieci metri e basta, da uno strapiombino dato di IV- che di IV- ha solo i numeir romani. Il resto sono due tirelli favolosi, esposti ed aerei, su ottima roccia, divetenti, rilassati, che di depositano sulla vetta del Cecilia.

Laggiù, al Rosalba, immaginiamo la folla che sale per la domenica. Noi ce ne restiamo più di un'ora a parlare di questioni di famiglia, di figli che crescono, di lavoro, di noi e di come affrontare la cinquantina...

Poi, con molta calma, scendiamo in doppia dalla vetta verso la selletta... Con altrettanta calma, dopo esserci gustati uno dei rarissimi sprazzi di visibilità che la giornata ci concede, ci dirigiamo al Rosalba, dove beviamo la prima birretta... Quattro chiacchiere con Mauro e poi, aumentando la folla, fuga veros i Resinelli, dove arriviamo per ora di pranzo...

Riusciamo a partire abbastanza presto, vogliamo evitare il caos della domenica ed essere a casa prestino. Una seconda birretta, un abbraccio ed un "a presto".

Ci slautiamo allegri, pronti a tornare a fare "i seri"... Anche se sul mio volto è comparso un sorriso che per giorni ha fatto fatica ad andarsene.... Dopo quattro anni, finalmente, sono salito sullo Spigolo Crocetta.,

Un cerchio si chiude, ma si apre quello successivo, perché il circolo della vita procede a spirale...

La Grignetta mi ha fatto felice una volta di più, regalandomi la gioia di un altro compagno del quale aver fiducia e col quale divertirmi. Un obiettivo è diventato realtà per lasciare spazio a mille altri obiettivi, possibili o meno. E' la magia dell amontagnae, per me (ma non solo) di quella partivolarissima montagna, che è un veor mondo, cui è stato dato il nome di Grignetta.

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