Il Blog dei Bradipi di Montagna

Benvenuti nel Blog dei Bradipi di Montagna.
Un punto di incontro per un gruppo di amici che "degustano" la montagna dalle escursioni alle ferrate, dalle arrampicate all'alta montagna,
dalle ciaspole allo sci-alpinismo...

Lenti come bradipi per poter gustare al meglio, in sicurezza, quanto la montagna può offrire a chi sa osservare e gustare.
Riflessioni, foto, rimandi a fotoalbum, link a siti utili...
Con le montagne sullo sfondo.

Buone Montagne a tutti

mercoledì 11 agosto 2010

ASSALTO ALLA TORRE NEL GRUPPO DEL FUNGO


- Clicca sul titolo per andare al fotoalbum -

Grigna Meridionale, Gruppo del Fungo
Torre (1728 m)
Via Corti (D-, 70 m, V) e Via Piloni (D-, 110 m., V)
Martedì 10 Agosto 2010



Nonostante sia agosto, quest'anno ho un carico di lavoro mostruoso... Mi devo prendere, con le unghie e con i denti, le poche ore a disposizione quando posso, afferrando l'occasione al volo...

Le occasioni, però, bisogna sapersele costruire, perché, se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo...

Allora che si fa? La suddetta sfiga, come la nuvoletta di Fantozzi, è sempre lì, in agguato e, soprattutto, ti ascolta.

Al telefono, allora, passo un po' di tempo tra venerdì e lunedì a maledire il lavoro ed a ripetere che, ahinoi, la prevista gita di martedì con Luigi Slowrun se n'era andata a farsi benedire... In realtà, complici sms ed una telefonata in codice lunedì sera, io e Luigi ci troviamo alle 7 a casa sua, a Lecco.

Un saluto e poi quattro chiacchiere in auto, verso i Resinelli. Un caffettino al Forno e poi via, verso la Direttissima...
Non c'è un cane in giro per un bel po' e di buon passo arriviamo, immersi in una nebbia di vapori tipicamente grigneschi, alla deviazione per il gruppo del Fungo.

Il sentierino è decisamente alpinistico e va seguito con molta attenzione, ma ci deposita ben presto alla base di quel meraviglioso gruppo...

Non sono mai salito su questo gruppo di guglie così particolari... Luigi prende la palla al balzo e mi offre un concatenamento "insolito"; ovvero via Corti alla Torre, discesa in doppia nel canale tra Torre e Fungo fino alla sosta di partenza dello Spigolo Boga, di fronte al quale si trova la sosta di partenza della via Piloni, riattrezzata di recente, che il buon Luigi ancora non ha fatto.

Saliamo la Corti... Nella nebbia. Due bei tiri di IV+ e V continuo, roccia favolosa... In vetta si intravedono a poca distanza le cime dei dirimpettai Lancia e Fungo... Sembra quasi di poterci saltare sopra...

Iniziano le lunghe doppie che ci devono depositare all'attacco della via Piloni...
Omettiamo pure che, quasi alla fine della doppia, riesco ad atterrare proprio sopra il buon Luigi che mi stava osservando, sedendomici sopra... Una scena fantozziana che ci impegna in una sana risata piuttosto lunga ed in frasi che non posso riportare.

Siamo in un canalone maestoso e di una bellezza terrificante, tra lo slancio della Torre e del Fungo, mentre sotto di noi alcuni camosci giocano e provocano piccoli boati per i massi che cadono...

Si sentono le voci degli escursionisti che passano per la Direttissima, eppure siamo a mille miglia di distanza da qualsiasi sentiero segnato e la via d'uscita consiste nel solo passare per la vetta...

La via Piloni è poco nota, forse perché di recente riattrezzatura. Sono 110 metri di IV+ e V costante, su roccia bellissima per i primi due tiri...
Luigi sale, lo sento godere per la bellezza della roccia e mi urla di salire. I primi 40 metri sono esigenti a livello fisico, la difficoltà non molla mai, ma la roccia è favolosa... Il secondo tiro presenta anche un bel diedrino tecnico e poi ancora parete aperta, con lame e maniglie, spesso verticalissime o più. Un ultimo diedrino mi deposita in sosta, da dove osserviamo, complice l'arrivo di un po' di sole, una prospettiva insolita per il Fungo ed un minimo di panorami.

Il terzo tiro, però, ci riserva una strana sorpresa. Un tratto di sei-sette metri giallastro, delicato, del tutto differente dalla roccia finora conosciuta, che Luigi passa limitandosi a dire "qui non tutto è saldo"... Poi sparisce oltre la verticale... Mi chiama dalla vetta, dopo quaranta metri filati.

Salgo tranquillo, gustando la roccia fino al "giallone"...
Qui mi imbrano decisamente, mi restano in mano un paio di appigli che consideravo buoni e non riesco a venire a capo della situazione. Per evitare la tentazione, tolgo il rinvio (tanto Luigi mi può tenere dall'alto), lo avviso di stare attento e bloccare se necessario e provo a destra... Mi incrodo e mi devo appendere...
Provo a sinistra... Idem come sopra, con patate. Sono appeso... E mi girano.

Attendo un paio di minuti, studio il passaggio... Mi decido a provare. Salgo diritto su due scagliette, riesco ad allungarmi quel che basta e trovo una maniglietta per la sinistra, pare basti... Alzo ancora le gambe e riesco a venir su... Ritrovo la roccia grigia ed esco dal giallo...
Non è finita: la parete è ancora bella verticale, ma la roccia è di nuova grigia-bianca, regala le poche ma ottime maniglie che vorresti, le lame che, anche se strapiombanti, ti fanno alzare...
Arrivo sulla cresta e vengo accolto da una bianchissima roccia lavorata, piena di clessidre e spuntoni sicurissimi...

Sono fuori, con Luigi che ghigna...

Ci si prende in giro, ci si fotografa e si beve qualcosa...

Segue una lunghissima doppia da sessanta metri che ci deposita all'intaglio tra Torre e Campaniletto, passando prima lungo al normale alla Torre...

Secondo voi è finita?

Macché...

Le corde (ovviamente) si incastrano e Luigi, dopo aver tirato giù tutto quello che poteva chiamare in causa, deve risalire col prusik, mentre io continuo a tessere le lodi delle sue corde nuove...

In breve Luigi è di nuovo alla base. Le corde vengono "fatte su" e si riparte...

E' il momento clou della gita.

No, non sto parlando di una via, ma del tagliere di formaggi e salumi con le birre ai Resinelli...

Qualche raggio di sole ci permette, prima di arrivare dall'Ercole, di fare qualche foto, poi giù per la Direttissima... Quindi quattro risate, birra, salumi e ciàcole con Ercole...
Al telefono ci sentiamo con Marco Anghileri, che sapevamo in Dolomiti.
Ci comunica che sta scendendo dalla Marmolada... Aveva tentato il "Pesce" e si è preso grandine e neve... E ci manda calorosamente a fanculo perché gli raccontiamo che ci siamo divertiti un sacco.

Il resto è storia di quotidiana fuga...

Rientro a Lecco, saluti con Luigi, telefonate in arrivo sul cellulare (insulti a manetta) e via verso casa... Doccia e pc, fino a notte inoltrata.

Ma chi se ne frega, anche questa è in saccoccia... Grazie Luigi, alla prox.

Nessun commento:

Posta un commento