Venerdì 13 marzo 2009 (eloquente gesto scaramantico), con Federico, abbiamo finito il corso di arrampicata sportiva indoor e ci siamo detti "Quando torniamo ad arrampicare a Stallavena, così tanto per tornare a sentire la dura roccia?" e la risposta è stata "Se il tempo lo permette ci possiamo andare domenica 22...."
E così è stato, dopo un lungo inverno passato a tirare prese in palestra coperta (divisi tra vertical e boulder) ieri, domenica 22 marzo 2009, siamo tornati a Stalalvena.
Ricominciare non è stato molto semplice (visti i precedenti) ma, una volta rotti gli indugi e ripassate le manovre base di ancoraggio in sosta, siamo partiti....Tiri facili, 3-4 grado, ovviamente ma impegnativi dal punto di vista psicologico.........
Dopo il primo rinvio il commento è stato "Axxo che differenza tra la palestra e la roccia..." dopo il 5 rinvio il grido è stato "Fedeeee.....Guarda dove cavolo sale sta via che mi sembra di essere ubriaco...." e poi la calata.....più lunga della salita.....
Comunque, giornata splendida, temperatura ideale anche se calda alla base della via e frescolina verso la fine....
Abbiamo fatto in tutto 3 vie, ripetute più volte per affinare la tecnica e confrontare alcuni passaggi tra roccia e pannello, per esempio un passo in aderenza che non è per niente come sul pannello della palestra indor dove basta spalmare bene il piede e ti tiene all'infinito, sulla roccia si deve fare un pochina più di attenzione....
Per non parlare dei rinvii, in palestra sono abbastanza vicini in falesia lo sono un attimo meno, infatti in palestra (oltre ad essere già in parete) ne metti uno, sali di una presa e riesci già a mettere quello successivo, in falesia metti il primo e il secondo lo metti che il primo lo hai (se va bene, ma tanto bene) 20 centimetri sotto il piede.....e se voli...ciao....
In definitiva sono due modalità di arrampicare diverse una dall'altra ma comunque entrambe belle.
E così è stato, dopo un lungo inverno passato a tirare prese in palestra coperta (divisi tra vertical e boulder) ieri, domenica 22 marzo 2009, siamo tornati a Stalalvena.
Ricominciare non è stato molto semplice (visti i precedenti) ma, una volta rotti gli indugi e ripassate le manovre base di ancoraggio in sosta, siamo partiti....Tiri facili, 3-4 grado, ovviamente ma impegnativi dal punto di vista psicologico.........
Dopo il primo rinvio il commento è stato "Axxo che differenza tra la palestra e la roccia..." dopo il 5 rinvio il grido è stato "Fedeeee.....Guarda dove cavolo sale sta via che mi sembra di essere ubriaco...." e poi la calata.....più lunga della salita.....
Comunque, giornata splendida, temperatura ideale anche se calda alla base della via e frescolina verso la fine....
Abbiamo fatto in tutto 3 vie, ripetute più volte per affinare la tecnica e confrontare alcuni passaggi tra roccia e pannello, per esempio un passo in aderenza che non è per niente come sul pannello della palestra indor dove basta spalmare bene il piede e ti tiene all'infinito, sulla roccia si deve fare un pochina più di attenzione....
Per non parlare dei rinvii, in palestra sono abbastanza vicini in falesia lo sono un attimo meno, infatti in palestra (oltre ad essere già in parete) ne metti uno, sali di una presa e riesci già a mettere quello successivo, in falesia metti il primo e il secondo lo metti che il primo lo hai (se va bene, ma tanto bene) 20 centimetri sotto il piede.....e se voli...ciao....
In definitiva sono due modalità di arrampicare diverse una dall'altra ma comunque entrambe belle.
noi bresa' arrampichiamo in una palestra indoor chiamata: roc palace........bella ,bella,bella....
RispondiEliminaora l'eta' (46)mi rende piu' interdetto ma e' la rabbia che prevale sull'ardire .
il problema dei fix in parete e' sempre stato inversamente proporzionale all'altezzA:IL PRIMO A 3-4 METRI .....SE LO MANCHI TI SCHIANTI!!! POI 1 OGNI 2 METRI...DA NOI E'COSI'.
P.S. AVANTI COSI' CON I VOSTRI POS.