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Di IZ2LNF
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L’isola d’Elba oltre al bellissimo mare offre per gli appassionati si trekking e mountbike numerose escursioni anche molto semplici e poco faticose ma che offrono panorami bellissimi e mete di interesse storico.
Un'escursione sicuramente interessante è al Monte Capanne che con i suoi 1019 metri e gli immensi massi di granito svetta nella zona ovest dell’isola… peccato solo per la giungla di antenne che hanno posto proprio sulla vetta. La salità più interessante è lungo il sentiero attrezzato della cresta est.
Giunti al Monte Perone (600 m), dove c’è una bellissima area attrezzata per pic-nic, si lascia l’auto e ci si incammina per la larga e comoda strada sterrata che con una prima e decisa salita porta in breve alla prima delle quattro cime che si salgono lungo questo tragitto, il Monte Maolo (750 m). In prossimità della vetta del Monte Maolo si tiene a destra seguendo il facile sentiero in cresta e qui, se è mattino presto, occhi aperti perché è facile vedere qualche muflone. Si giunge ad una palina segnavia dove a destra è indicata la continuazione del sentiero numero 5 e a sinistra ha invece inizio il sentiero attrezzato della cresta est 00 (doppio zero). Da qui, tenendo la sinistra, si inizia a salire su bellissimi lastroni di granito con alcuni tratti attrezzati con funi in acciaio. Il panorama consente delle belle viste sull'isola di Pianosa. Si arriva alla seconda vetta, il Monte Le Calanche a circa 900 m, dove si trova una piccola croce di legno. Da qui si perde un poco quota sempre su ampi e bellissimi lastroni di granito fino alla vetta del Monte Filicaie 850 m e poi ancora giù fino a circa 840 m. Ora si è ai piedi della vetta del Monte Capanne e si sale sempre sugli ampi lastroni di granito fino ai 1019 m della vetta del Capanne. Scendendo sul versante opposto si arriva al piccolo bar ed alla stazione della ovovia e da qui seguendo il segnavia numero 2 inizia la discesa verso Marciana. Lungo la discesa sulla destra si incontra il sentiero numero 5 che riporta verso il Monte Perone lungo un sentiero a mezzacosta con qualche sali scendi passando sotto la cresta appena percorsa, fino a giungere al bivio dove all’andata abbiamo tenuto la sinistra per seguire il sentiero doppio zero. Escursione molto bella, da fare sicuramente in mesi primaverili o autunnali dove il caldo non è ancora troppo intenso.
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