Il Blog dei Bradipi di Montagna

Benvenuti nel Blog dei Bradipi di Montagna.
Un punto di incontro per un gruppo di amici che "degustano" la montagna dalle escursioni alle ferrate, dalle arrampicate all'alta montagna,
dalle ciaspole allo sci-alpinismo...

Lenti come bradipi per poter gustare al meglio, in sicurezza, quanto la montagna può offrire a chi sa osservare e gustare.
Riflessioni, foto, rimandi a fotoalbum, link a siti utili...
Con le montagne sullo sfondo.

Buone Montagne a tutti

venerdì 23 ottobre 2009

LA TRAVERSATA DEL SENGIO ALTO


clicca sul titolo per accedere al fotoalbum
vedi anche le gallerie collegate di Claudio e Ale74

di RIC54/ Riccardo

L'avventura per me e lo Sherpa ,comincia alle ore 6, mentre per Muress , il più lontano,alle 5.Gli altri, Ale e Gigio, sono quasi di casa essendo veronesi.
Antico è il vero padrone di casa,abitando a dieci minutidal luogo dell'appuntamento.
S.Antonio di Valli del Pasubio.Il primo paesino che si incontra dopo il Pian delle Fugazze,provenendo da Rovereto.
Alle 8,30 ci siamo tutti e con le macchine ci dirigiamo alla malga Cornetto,da qui prenderà il via la "Traversata del Sengio Alto".
Antico prende la testa del gruppetto e ci guida verso il Vajo Stretto,che troviamo dopo un tratto di bosco.
Il Vajo Stretto non è altro che una bellissima spaccatura naturale della montagna,una gola stretta e altissima che attraversandola incute un certo timore.
Nei punti più difficoltosi ci sono delle catene,e poi una scaletta che ci permette di raggiungere un passaggio abbastanza delicato,dove per la seconda volta bisogna togliersi lo zaino per poter passare.
La spaccatura è molto stretta e ci porta ad una piccola cengia,molto esposta.
Qui, la catena,è utilissima.
Questo , secondo me ,è il passaggio più difficoltoso di tutto il percorso , e cordino e moschettoni diventano indispensabili per la nostra sicurezza.
Dopo ancora qualche tratto ripido e attrezzato si arriva alla selletta e ci lasciamo alle spalle questo impervio e affascinante canalone.
Il sentiero continua e ci fà guadagnare quota , e dopo un ripido "Giaron" (ghiaione per quelli NO LOCAL ) arriviamo alla selletta dell'Emele , dove ci concediamo una sosta e mangiamo qualcosa.
Antico ci fornisce di dettagli sui vari sentieri e sulle belle montagne che ci circondano.
Perfino lo Sherpa ( persona molto riservata ,timida e introversa )osservando da molto lontano le montagne di casa sua , riconosce il Monte Cavallo e finalmente riesce a spiccicare qualcosa.
OOPSS!!!!! NO !!!! forse non parliamo della stessa persona.
RICOMINCIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Quel selvadec ( traduco dal bresciano per Muress = selvatico ) dello Sherpa che era già euforico e scalpitante alle ore 7, praticamente non ha mai smesso di far battute scherzose e simpaticamente ironiche, lanciando anche l'idea ( accolta ,peraltro ,da tutti) di fare un prelievo di sangue ad Antico per un controllo antidopping.
Adesso anche lui sà ,perchè Antico viene chiamato 4x4.
Interviene anche Muress,che è un ottimo conoscitore di sentiero attrezzato e non ,di vajo , di passo , di ferrata ecc.. ecc.. Praticamente il Friuli , il Trentino e il Veneto non hanno segreti per lui.
Perfino Gigio , ha gli occhi umidi di commozione,dopo essere riuscito a scorgere in lontananza ,una gru di venti metri.
Fin qui , tutto bene, l'unico neo era che, essendo io e Muress i soli due italiani del gruppo,abbiamo avuto qualche piccolo problema di linguaggio e quindi di traduzione.
Però con un'pò di fantasia e con l'aiuto delle mani siamo riusciti a farci comprendere e a comprendere quello che gli Asburgici,dicevano.
Riprendiamo il cammino,qui il sentiero è molto panoramico e siamo spesso a cavallo fra le due valli.
Come già detto , si vedono i monti Friulani , l'Adamello e la Presanella sono li davanti bianchi di neve e ghiaccio, mentre io mi soffermo spesso a guardare il Pasubio , il Monte Pasubio,quante volte l'ho cantato e adesso è li davanti.
Anche l'Altopiano di Asiago , da qui , è veramente suggestivo.
Arriviamo alla forcella Cornetto e qui lasciamo il comodo sentiero e prendiamo a destra un'altro sentiero ripido e attrezzato che ci porterà in vetta al Monte Cornetto. E qui il famoso Carega fà da padrone , con i suoi canaloni e le sue cime e noi restiamo in silenzio ad ammirare gli splendidi panorami che il Cornetto ci offre.
Foto di vetta , si mangia qualcosa e poi giù per lo stesso sentiero .
Tornati alla forcella, l'amico Gigio ci lascia , ha fretta di tornare a casa,e prende un ripido sentierino che lo riporterà all'auto.
Chissà se nel tragitto fino a casa si sarà fermato in qualche cantiere edile?Mah!!!!
Continuiamo dunque in cinque,e adesso il sentiero entra ed esce dalle gallerie.
Le gallerie non sono mai lunghe , ma sono tante e quando siamo fuori , siamo a picco sulla valle. Anche qui ci sono dei passaggi attrezzati , affrontabili con attenzione e piede fermo , anche se cordino e moschettone non guastano mai.
La zona è chiamata " Piccole Dolomiti" ed è veramente suggestiva e selvaggia
e non ha niente da invidiare alle sorelle più grandi.
La roccia è secca e arida,ma è buona , ti tiene sù, come tiene sù le gallerie scavate quasi cento anni fà dagli alpini.
Gallerie nelle quali si respira ancora l'odore della guerra.
Gallerie che hanno raccolto e conservato, il dolore e il sangue dei nostri predecessori.In queste gallerie ci resterei di più, ma i miei compagni sono già lontano e stanno già guardando la prossima meta , il Baffelan.
Con le gallerie abbiamo perso quota,quindi ,il Baffelan,un'pò per la sua altezza,un'pò per la sua forma ( un vero corno) ci sembra un picco irraggiungibile.
Invece con calma e assaporando tutto quello che ci circonda,arriviamo al passo Baffelan. Devo anche dire che Antico ci spronava spesso dicendoci "Demo!,Demo!" ( potrebbe sembrare una dimostrazione gratuita di un nuovo programma per computer,invece voleva dire Andiamo ! Andiamo ! ).
Ah!!! Il primate ci ha anche detto che ci era andata bene , perchè oggi non era molto in forma . Alla faccia della forma !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!.
Qui al passo Ale e Muress si offrono volontari , nel senso che ,se noi tre vogliamo salire al Baffelan , loro sorveglieranno i nostri zaini.
Porc....putt.....mi hanno fregato sul tempo e hanno anticipato i miei pensieri,ma Antico dice che per raggiungere la cima ci vuole non più di un quarto d'ora e cosi è stato. Quindici minuti di roccette non facili e non troppo difficili,come diceva lo Sherpa di 1°+. Percorso breve ma intenso e molto gratificante arrivando in cima.
Foto di gruppo (ridotto) e poi giù.
Da adesso in poi sarebbe tutta discesa,però vogliamo mettere la ciliegina sulla torta,quindi dopo essere scesi di parecchio e dopo un tratto di bosco ecco li davanti a noi ,la Sisilla ( monte con statua della Madonna , cantata anche da Bepi de Marzi).
Prendiamo il sentiero alla nostra sinistra e ci incamminiamo verso la cima.
Il sentiero è ripido e la stanchezza comincia a farsi sentire e qui comincio ad avere dei dolorosi crampi che mi costringono a fermarmi e a "stirarmi la gambe"
Qualcuno dice che è acido lattico , però è strano perchè di latte non ne bevo , al limite poteva essere aceto di vino , ma il latte !! boh !!!!!. Problemi di traduzione! !!!!!!!!!!!.
Comunque arriviamo in cima alla Sisilla.
La Madonna è li , bella , bianca , con le mani congiunte in preghiera.
Passa davanti Antico , Ale ,poi Muress e la Madonna sembrava quasi sorridere,
al mio passaggio , invece , allarga le braccia , le alza al cielo e invoca il Signore,
al passaggio dello Sherpa invece, scoppia in un pianto a dirotto .
La consoliamo dicendole che sicuramente lo Sherpa non passerà mai più di quà.
Il Carega è ancora più vicino e Antico ci indica , dandogli i vari nomi, tutti i canaloni e le varie cime che sembra quasi di toccare con mano.
Altra foto di gruppo , anche con la Madonna ,che adesso ha smesso di piangere e poi dinuovo giù.
Evitiamo il rifugio , stando su un sentiero che taglia di traverso e ci porterà poi alla strada asfaltata , qui vediamo i danni che la neve abbondante ha fatto.
Manca un bel tratto di strada asfaltata , una frana l'ha portata via e siamo costretti a rientrare nel bosco per aggirare questo ostacolo.
Dopo poco siamo alle macchine , ci cambiamo e torniamo al parcheggio di S. Antonio . Sherpa non perde un attimo nel preparare la tavola che subito si riempie di prelibatezze.
Del prosecco ,allegro e frizzante come lo Sherpa.
Del Sangiovese ,sanguigno e verace come Muress.
Del parmigiano , stagionato e ricco di energia come Antico.
Del formaggio di malga , dal gusto delicato e cordiale come Ale.
Del Franciacorta rosso ,come Ric ,cosa c'entra? Beh!! ho la moglie francese , e allora ?
Beh !! Questa relazione ha veramente poco di tecnico , ma chi mi conosce sà che sono solo un semplice montanaro.
Però devo dire che , questa è una delle tante escursioni che ho fatto quest'anno
in compagnia di persone conosciute in questo forum.
E per tanto che se ne dica , vale di più mezz'ora di marcia insieme e in silenzio , che migliaia di parole scritte in un forum , in discussioni a volte inutili e spesso poco educate.
Ho conosciuto un sacco di amici , dai più vicini a 10 km , ai 300 km di quelli più lontani, ma , come ha detto Ale " Amici subito , senza riserve ".
GRAZIE FORUM e GRAZIE BRADIPI
e grazie a Antico43/Claudio--Sherpa61/Mauro--Ale74/Alessio--Muress/Maurizio--Gigi64/Luigi , e a tutti quelli che ho già conosciuto.

RIC54 /Riccardo

Nessun commento:

Posta un commento