Non ho mai scritto su questo blog, benchè Luca, gentilissimo, mi abbia sempre invitato. Non scrivevo perché rispetto alle vostre imprese, le mie son ben poca cosa…! Poi tempo fa avevo io stessa un log e portava via già tempo..chiuso oltre che per la questione tempo, anche a causa di un paio di pseudo “anonimi” che si divertivano a scrivere ingiurie e simili senza il coraggio di firmare….pazienza! A volte meglio “sparire” e la montagna viverla dal vero anziché dietro a un video rosicando e inseguendo le persone!
Ho visto che il log è un po’ fermo, e allora mi è venuta voglia di “vivere” per un attimo la “lentezza” e raccontarvi la mia ripresa sugli sci….
Erano 3 mesi che ero ferma, se si esclude una breve camminata in valsesia…ferma a causa di una borsite all’anca, uscita dopo il ritorno dall’alta via nr.2 delle dolomiti fatta lo scorso agosto…. E aggiungiamo il meteo poco clemente! Da metà settembre, non ha fatto un weekend decente! Siamo al 13esimo weekend consecutivo di brutto tempo! Roba da depressione massima!!!!
Quindi dopo le disavventure da “malata”, dopo aver fatto un giretto dall’ortopedico che ha siringato l’anca con cortisone dicendomi “tanto fra qualche anni ci rivediamo di nuovo e poi fra 20 di anni per rifare la testa del femore”…. dopo qualche gg di ghiacciature di anche e chiappa..ecc…diciamo che la voglia di provare con gli sci c’è….eccome!
Si guarda.. Si legge….il meteo non è clemente! Sabato si salva, ma non tutta la giornata! A mezzogiorno potremmo già avere la perturbazione sulla testa… optiamo per la cara val Germanasca, valletta laterale della val Chisone (la valle che da Pinerolo porta a Sestriere), la cima l’abbiamo già salita altre volte…. E visto che per ora gite “nuove” non ne abbiamo in programma….si corre dietro alla bella neve! Cosa che spesso facciamo, spostandoci in giro per l’italia… lo scorso anno eravamo sempre nel Cuneese…ora abbiamo un invito per la Val Malenco, dove conosco solo il pizzo scalino, salito qualche anno fa con gli sci…. Vedremo dove ci porta le neve e gli amici!
Sabato siamo con i soci della spedizione in Ecuador, Gian Dario e Matteo. Partenza presto, alle 9 siamo a Indritti dove riusciamo a parcheggiare a pochi metri dal paese, dove un bel cartello di divieto di sosta esclusi i residenti, fa desistere tutti dal piazzare l’auto a 2 metri dalla neve di partenza!
Il freddo è inteso, c’è anche un po’ di vento, e vediamo il fondo della vallata, oltre il cappello d’Envie, con la bufera di neve…
la zona verso Sestriere è già coperta… si parte seguendo la mulattiera fino all’alpeggio superiore, dove poi si riesce a tagliare in radi boschi, per alzarsi sempre più su.
Il freddo è intenso (alla partenza era -8° alle 9 del mattino), ma senza vento, si riesce a sudare alla grande! Moroso e soci vanno, tenendomi a vista. Ma sono lenta, il quadricipite femorale fa male, parecchio….e la traccia dritta (ma chi caspiterina ha tracciato?!!?!?!?) e lisciata dai passaggi non aiuta di certo! Mi faccio traccia a me, anche se tracciare in 40 cm di polvere non è il massimo con la mia gambetta….
Dico agli altri di andare, che io salgo finchè riesco e poi mi recuperano in discesa… loro vanno, li vedo più su
Mi fermo a mangiare e bere qualcosa prima che termini il rado bosco, che vedo là in alto la cima spazzata dal vento. La gambetta da’ fastidio, ma posso ancora proseguire! Poi vedo il pendio di destra, quello che si piglia se scendi diretto dalla punta…. Eh no! Almeno ancora u po’ devo salire!
La traccia prosegue dritta (?!?!?!) su per il bosco….si stacca una traccia a destra, che punta al centro del pendio e poi la rivedo più su, con qualche zig zag sta nel pendio di bella farinella e sale in cima girando più largo… la prendo! Non è tracciata di fresco, il resto delle ennemila persone che stanno salendo (effetto gulliver!) prosegue sulla traccia dritta…mah! I miei soci non li vedo da un bel po’… il cielo da blu del mattino inizia a velarsi, ma per ora non c’è vento, salve qualche sporadica raffica che riesce a scollinare.
Salgo piano, piano, il respiro leggermente affannato….3 mesi di inattività si fanno sentire! Ma la traccia più dolce fa si che almeno la gamba non faccia male…e poi la neve intorno…bella, polverosa…quasi intonsa… spinge a salire ancora!
Arrivo a 200 mt dalla vetta..la stanchezza inizia a farsi sentire, qui devo scegliere….o salgo fino in cima vestendomi come un pinguino, giacca a vento, maschera, guantoni, e magari trovo prima i miei soci…oppure mi fermo, spello, mangio/bevo e vedo se scendere o aspettare. Opto per la seconda soluzione: dopo 3 mesi, meglio andare piano alla prima uscita! Il totale sarebbe 1100 e qualcosa mt di dislivello…per oggi, va bene se mi fermo qui! E poi il bel pendio che ho davanti…..mi gratifica già! Non faccio in tempo a togliere lo zaino per togliere le pelli, che una bella raffica di vento gelido mi incita a infilare di tutto addosso! Per fortuna sono ancora al riparo, mi lascia poi tranquilla a togliere tutto e vestirmi, a bere del thè caldo… intanto guardo su e guardo giù..sta salendo ancora un sacco di gente! Molti sci e pochi ciaspolatori. Da su, vedo scendere, poco più in là, 2... Da come sciano, mi sa che la prima parte in alto è come dire….il festival della crosta! Ne vedo altri scendere… intanto inizio a sentire freddo… il corpo è ben isolato, ma mani e piedi non molto… o meglio, sono quelli che negli anni hanno patito di più, hanno preso moltissimo freddo e qualche principio di congelamento… bevo altro thè, nel frattempo chiudo gli scarponi…. I soci ancora non si vedono! Ma ferma qui, inizia a essere una tortura! Agganciati gli sci, scendo un poco… qui la neve è varia: qualche tratto di farina, qualche lastra da vento già indurita… mi fermo su un dossetto, al riparo dal vento….altro thè…altra attesa… vedi altri 2 scendere…. I minuti passano lenti… l’orologia è sotto la giacca, non riesco a muovere i vari strati per vedere orari o altro… non so neppure che ore sono! Siamo partiti alle 9.20 dalla macchina, ma non ho idea di quanto sono salita, in quanto tempo…. Questa volta sono andata a sensazioni, salendo alla velocità consentita dalle gambe e dal fiato… fa di nuovo tanto freddo! Rimetto lo zaino e scendo ancora un pochino…. Qui la neve è decisamente bella e farinosa! Lo sci affonda con lo scarpone fino alla caviglia! Pensavo di non essere più capace, di non ricordarmi come si facesse a inanellare curve…ma ecco che il corpo si ricorda, le gambe si flettono e si piegano in gesti che sono impressi nel corpo stesso e nella mente…. Mi faccio prendere la mano e mi fermo solo alla fine del pendio, dove inizia il bosco….acci! È finita troppo in fretta!
Vedo dal costolone, dove ero poco fa, i soci! Li riconosco dal modo di sciare…Dani davanti, con quello “svirgolare” che ha da un lato, Gian Dario più in là, a cercare i tratti più ripidi…. Teo dietro…ha problemi! Lo vedo contratto e troppo spesso a spazzaneve…. E poi c’è un quarto… in pochi secondi mi raggiungono, il quarto è un socio incontrato in cima, Claudio, che si è unito. Teo avevo visto bene….crampi alle gambe causa freddo!
Si scende rapidi! Mi dicono che si sono fermati sotto un grosso masso, dietro alla vetta…che la maggiorparte della gente si è fermata a un colletto-anticima… ma da lì non potevi beccare i pendii che ci ricordavamo così bene…. Scendiamo nel bosco…che purtroppo non è bello come sopra! Qui, i passaggi obbligati, hanno formato un sacco di solchi, i buchi di chi è passato a piedi (abbiamo visto gente a piedi con gli sci a spalla ?!!? Mah!), o ha sfondato con le ciaspole, o ha beccato un buco d’aria formato dai rododendri o dalle pietre…si deve prestare parecchia attenzione! Basta inforcare mare un buco…e zac! Ci si rompe una gamba in un niente! In breve siamo all’alpeggio poco sopra la strada…. L’ultimo prato sopra il paese è crosta! Intanto il sole è ormai una palla bianca tra le nubi, che hanno coperto il cielo. Alla macchina il freddo si fa sentire, e il vento è arrivato…. Sono solo le 12.50, dovrebbe essere il momento più caldo….il termometro segna -5°! Siamo tra i primi scesi…. Scendendo conto 30 macchine compresa la nostra… si finisce… a mangiare! La Braserei a Praly è sempre un bel posto!
C’è stanchezza, stasera sarà antidolorifico e ghiaccio, dopo aver fatto una doccia bollente….ma la gioia di essere stata su, in mezzo a quello che per me è l’ambiente più bello, quello innevato…ecco, è indescrivibile a parole! 3 mesi lontana dai monti, a guardarli dalla finestra di casa… anestetizzando i sentimenti, chiudendo alla testa la voglia di salire, la voglia di monti per non doversi scontrare con la realtà….ma poi quando vai su, quando il fiato fa nuvolette davanti a te, quando il respiro accelera, quando inizi a sentire caldo nonostante il freddo pungente…quando guardi intorno ed è come se non ti fossi mai allontanato…ecco! Allora tutto sparisce! Il muro creato per non star male se ne Va…e resta la gioia, la soddisfazione, la voglia di altra neve!
Elena