Il Blog dei Bradipi di Montagna

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Buone Montagne a tutti

mercoledì 10 dicembre 2008

DALLA STORIA DEI BRADIPI: LA SALITA ALLA CORNA TRENTAPASSI

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La seconda uscita dei Bradipi di Montagna: la Corna Trentapassi (1248 m), 8 Marzo 2008





Vista la buona riuscita della prima, i Bradipi di Montagna non perdono tempo e, tra una cavolata e l'altra, intervallata da qualche intervento serio, sul forum di www.vieferrate.it, riescono, non senza qualche patema, ad organizzare un secondo incontro a scopo "alpinistico-gastronomico" in quel di Toline, frazione di Pisogne, piacevolissima località all'estremità settentrionale del Lago di Iseo, una sorta di porta d'ingresso alle magie della Val Camonica.

C'è una cima, posta tra Pisogne, Marone e Zone, che si alza per mille metri a picco sul Lago di Iseo ed è la Corna Trentapassi, che, a dispetto della bassa altitudine (1248 m.), si impone per eleganza (c'è chi, da distante, la vede ricordare un'aquila con le ali aperte e spiegate) e che è molto gettonata dai "locals" per i magnifici panorami che garantisce...

In caso di bel tempo, s'intende... Ma su questo torneremo più tardi...

Tra i vari lazzi, ricorrenti nei messaggi che ci siamo lasciati sul forum, uno, in particolare, riguardava una sorta di relazione trovata in rete sulla "ferrata" della Trentapassi, in cui, alla voce "panorami", si trovava l'invito a vedere, tra le bellezze che si potevano osservare dalla cima, la Lucchini di Lovere e la Tenaris-Dalmine... Nulla contro l'architettura industriale, sia chiaro... Ma abbiamo trovato lo stesso abbastanza buffo il tutto...
Riporto il passo incriminato (da www.gaaraltitude.it):
"Sembra di toccare il lago sottostante; Nitidi sono i contorni di Montisola; l'Adamello e la Val Camonica; la Presolana e la Val Borlezza; la Val Cavallina e il lago di Endine; oh guarda! Lo stabilimento della ''Tenaris Dalmine'' nella piana di Costa Volpino e la ''Lucchini'' a Lovere".

Con queste premesse, nonostante un meteo non proprio incoraggiante, che, però, almeno prometteva che non sarebbe piovuto, di buon mattino partono da Milano il sottoscritto, Giuliano1, giunto da Novara con levataccia mostruosa e Champions1, spalleggiatore dei Bradipi e conoscitore di quasi tutte le ferrate lombarde.
Tra una chiacchiera e l'altra il tempo passa veloce e, dopo un sano caffè, ci ritroviamo a Toline di Pisogne, dove troviamo subito Ale74 e Antico 43. Altrettanto subito ci raggiunge e si fa riconoscere il buon Marcodegl, partito non sappiamo a che ora e di che giorno da Bologna, pur di poter essere della partita...
Ovviamente i più vicini sono quelli che arrivano per ultimi... Danbear ed EvaK, tra uno sbadiglio e l'altro si presentano in palese ritardo di oltre sei minuti all'incontro... EvaK, notato lo sguardo minaccioso di Arterio in versione ragionier Filini, con abili arti di grazia femminile lo convince a consentirle di andare a far colazione...
Ad un orario comunque dignitoso, lo zoccolo duro ed originario dei Bradipi di Montagna, ovvero Ale74, ArterioLupin, Antico43, Danbear ed EvaK, con il neoacquisto Marcodegl, il fiancheggiatore del Verbano Giuliano1 e lo spalleggiatore meneghino Champions1 riescono a mettersi in marcia...

Il primo tratto, non presentando chissà quale pendenze, viene percorso in piena allegria, tra lazzi e sollazzi... Arterio, che fino ad allora aveva tentato di nascondere il sonno, davanti ad un cavo di protezione di una casa colonica poco dopo la partemza, lo scambia per l'inizio della ferrata e propone a tutti di imbragarsi...

Il seguito dell'avvicinamento verso il Sentiero Attrezzato della Cresta Nord della Corna Trentapassi è un resoconto da "ginocchia al mento"... Un ripidissimo sentiero scavato su prati scivolosissimi, cadere sui quali significherebbe non riuscire a fermarsi ed arrivare dritti dritti sul Lago di Iseo...

Il tempo, da parte sua, mantiene le promesse fatte di non piovere... Ma una nebbiazza fastidiosa ci toglie il piacere dei panorami... Cionostante, con buona rapidità (dovuta anche alla conformazione, davvero ripida, dei sentieri), il gruppo si ricompatta alla base dell'attacco della piacevole e simpatica ferrata...

Il tratto attrezzato è sufficientemente breve, anche se non brevissimo e presenta qualche singolo passaggio che, pur senza essere tecnicamente difficile, prevede una sana attenzione... In più, si incontrano numerosi punti esposti, scivolosi o con roccette, del tutto privi di attrezzature e per i quali è buona cosa mantenere una doverosa concentrazione....

In ogni caso, in breve viene raggiunta l'anticima, segnata da un bel crocefisso ligneo, da dove, con una piccola discesa ed una breve risalita, si arriva alla cima vera e propria della Corna Trentapassi...

Durante gli ultimi metri, il meteo dimostra di avere un'anima.... E di essere anche abbastanza stronzo...
Aveva promesso che non sarebbe piovuto... In effetti, acqua non ha iniziato a cadere... Nevischio, però, si...
Nevischio o no, i Bradipi non si sono tuttavia fatti mancare nulla: dalle foto in vetta alla firma del libro di vetta, passando per la discesa alla cima Ovest e poi giù ad una sella, dove è stato finalmente dato l'ordine tanto atteso: "Aprire gli zaini e darci dentro di mandibole!" (ordine caldeggiato in particolare da EvaK, che, più passavano i minuti, più subiva una strana metamorfosi da grazioso scricciolo camuno in pericoloso e famelico piranha tropicale)...

La discesa, che completa con un bell'anello un piacevolissimo giro, avviene lungo il bosco, per traccia dapprima ripida, poi molto più tranquilla nel bosco, fino ad un bastardissimo tratto di carrozzabile che è costato a qualcuno un paio di vescichette ai piedini...
Da notare, durante la discesa, l'asperrimo diverbio tra Arterio e Champions, sul modo in cui devono essere valutate le difficoltà delle ferrate e dei sentieri attrezzati... Lo scambio di idee, che poteva tranquillamente essere sentito dalla Presolana al Monte Baldo, ha fatto preoccupare alcuni dei presenti... Non è ancora terminata a tutt'oggi e ci saranno (sono in cantiere) altre gite, durante le quali, tra una bevuta e l'altra, il dibattito continuerà!

Una sana bevuta ad un bel bar di Pisogne ha suggellato la fine di questa seconda, bellissima e riuscitissima uscita dei Bradipi di Montagna che, nel primo pomeriggio, erano già ripartiti per le proprie abitazioni pensando alle prossime mete, tanto di ciascun singolo che, in generale, di questo gruppo di pazzi amanti delle montagne.
Tanto pazzi da alzarsi in inverno prima delle 5 per poter essere con le prime luci del giorno a salire su una qualche montagna... Ma tanto savi da sapere che quel piccolo sacrificio sarà sempre e comunque ben ripagato!

Buone Montagne

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