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I Bradipi alla Punta Almana (1390 m.) per il Sentiero Attrezzato L. Benedetti, 6 Aprile 2008
I Bradipi alla Punta Almana (1390 m.) per il Sentiero Attrezzato L. Benedetti, 6 Aprile 2008
Le Prealpi Bresciane hanno un fascino nascosto, a metà tra lo scontroso ed il timido. Possono tranquillamente competere, per varietà, possibilità offerte all'escursionista, panorami, con molte altre località ben più "gettonate", eppure, per una serie di motivi che mi limito a definire "inspiegabili", a parte alcuni "locals", è davvero difficile sentire gli amanti decantare le bellezze di queste zone.
A mio parere è una bestemmia: le Prealpi Bresciane sono un concentrato di bellezze e di attrattive tanto per l'alpinista che per il semplice escursionista (se vogliamo definire "semplice" l'attività escursionistica...): si va da meravigliose ravanate di cresta a sentieri attrezzati, da superbi itinerari nei boschi a lunghe passeggiate con panorami sempre nuovi, estremamente ampi e, decisamente non ultimo, in una natura ancora non troppo devastata e "addomesticata".
A mio parere è una bestemmia: le Prealpi Bresciane sono un concentrato di bellezze e di attrattive tanto per l'alpinista che per il semplice escursionista (se vogliamo definire "semplice" l'attività escursionistica...): si va da meravigliose ravanate di cresta a sentieri attrezzati, da superbi itinerari nei boschi a lunghe passeggiate con panorami sempre nuovi, estremamente ampi e, decisamente non ultimo, in una natura ancora non troppo devastata e "addomesticata".
Al di là di una notevole scarsità di materiali a stampa sulle possibilità offerte dalla zona, durante le mie peregrinazioni dalle parti del Lago di Iseo, della Val Trompia e delle altre Valli bresciane, numerose erano le "destinazioni" possibili che mi erano saltate all'occhio....
Era il periodo in cui stavo per tornare alla montagna dopo anni di sosta forzata, dolorosa ma doverosa... Eppure, per una serie di fortuite coincidenze di vita, avevo ripreso a passeggiare per boschi ed a girare in cerca di panorami proprio partendo dal Lago di Iseo... I quattro passi sul Lago avevano presto lasciato il posto alla slaita alla Punta de l'Ort, al Tour di Montisola... Ai giri in Val Camonica a scoprire luoghi per me noti solo di nome, come la fantastica Valle di Scalve, il Passo del Vivione...
In questo lungo periodo di "gestazione", proprio sopra Sale Marasino (luogo dove spesso ci trovavamo ad andare a farci un cafferino), avevo notato un'elevazione che ben prometteva dal punto di vista panoramico... Dopo qualche tempo e una vera "ravanata" in Internet, ero riuscito a reperire notizie sufficienti sulla sentieristica di questa zona e, in un modo quasi iniziatico, ero riuscito a diventare felice proprietario di una guida del sentiero delle 3V, che passa proprio per la Punta Almana.
Questo stupendo panettone prealpino, a picco sul Lago di Iseo e sulla Val Trompia, una sorta di avamposto dell'evidente ed ammiccante Golem o Guglielmo che dir si voglia, mi aveva affascinato subito per le possibilità di una salita panoramica... Le poche relazioni ritrovate in rete mi avevano confermato le aspettative. Non pensavo - a differenza della vicina e da me bramata Corna Trentapassi - ci fossero le premesse per una ravanata "attrezzata", per cui ricordo ancora adesso lo stupore che devo aver mostrato nel leggere la prima volta dell'esistenza di un sentiero attrezzato per giungere su quella invitante cima.
In pieno stile Bradipi di Montagna, ormai lanciati a "scoprire" e dare la giusta visibilità a queste zone anche nelle relazioni su Internet, decidiamo, dopo rapido e piacevole dibattito sul forum di VieFerrate.it, di andare a "vedere" questo sentiero attrezzato alla Punta Almana...
E' così che di buon mattino, a ranghi ridotti causa defezioni e problemi personali vari, si trovano alla frazione di Portole, sopra Sale Marasino, alcuni Bradipi, ovvero lo scrivente Arterio Lupin (ormai sempre più simile al rag. Filini, temibile organizzatore di gite aziendali), il grandissimo Claudione-Antico43, Ale74 con il sodale MisterG. e Fede94 (virgulto dello stesso Ale74). Last but not the least, il fotografo ufficiale e recordman della distanza, MarcoDe, che si sciroppa la strada da Bologna per essere dei nostri ogni volta...
La scelta della passeggiata si rivela subito azzeccata: un dislivello non eccessivo, sentieri ben tracciati, una ferratina semplice semplice e tanti panorami... Il primo tratto del sentiero, come sempre accade, complice anche la ripidità dello stesso, è quello che appare più duro a tutti... In ogni caso, tra frizzi e lazzi, la prima parte viene letteralmente divorata e ben presto lasciamo la carrozzabile che sale al Passo di Portole per passare, attraversando un pezzo di proprietà privata, su un terreno abbastanza friabile e "ravanoso" che ci porta sulla cresta di Punta Cabrera, anticima della Punta Almana.
La cosiddetta "ferratina" è, in realtà, una variante attrezzata (si fa per dire), che permette di risalire Punta Cabrera senza effettuarne il periplo sul versante Triumplino... Le attrezzature sono un paio di cavi sui quali sono stati ricavati anelli piuttosto ampi, utili per "issarsi" in caso di terreno fangoso o comunque scivoloso... L'unica vera attenzione, al di là di qualche punto esposto, è richiesta per evitare di far cadere sassi (e di prenderli in testa)....
Giunti sulla sommità di Punta Cabrera, tra una foto ed una chiacchiera, il Sebino, che qualche tempo prima ci aveva negato i panorami durante la salita alla Corna Trentapassi, decide di ripagarci e ci regala scorci meravigliosi tanto sul Lago che sulle Montagne circostanti, con stupende vedute tanto sul prospiciente Golem che sulla Corna Trentapassi e, più in là, sulla catena delle Orobie...
La passeggiata sul filo di cresta per arrivare alla croce posta sulla sommità di Punta Almana viene percorsa quasi a passo di maratoneta... Il tempo sta volgendo al "non più così bello", per cui vogliamo gustarci il panorama... La cima mantiene tutte le promesse ed i Bradipi, anche se un po' affannati (hanno percorso l'itinerario a passo non proprio da Bradipo), dopo le strette di mano di rito, si rifocillano e si gustano i pnorami a 360°...
Le montagne sono tutte uguali... Nel senso che hanno una base ed una cima e, una volta arrivato in cima, devi scendere... Parole sante, di una logica ferrea, di Mauro Corona. Per la discesa, fedeli alla nostra passione per i giri ad anello, decidiamo di scendere fino alla Croce di Pezzoro e di qui, per ampia carrozzabile, dovremmo poter rientrare a Portole...
La discesa è non meno panoramica della salita e abbastanza rapida, ma soprattutto ripida... Le ginocchia vengono messe a doverosa prova... A parte qualche "sacramentino" volato da qualche boccuccia causa scivolone, in pochi minuti ci ritroviamo tutti alla Croce di Pezzoro, dove, dopo le foto di turno (ed una pausa pipì praticamente sincronizzata), prendiamo un bel sentierino a mezza costa nel bosco... Purtroppo questo finisce troppo presto... Ci ritroviamo sulla carrozzabile che, essendo nelle vicinanze di una frequentatissima trattoria, è anche molto frequentata dai temibili 4X4 dei locals...
Mentre il tempo peggiora, i Bradipi, previdenti come sempre, si ritrovano, dopo essersi gustati la passeggiata ed i panorami, al parcheggio da cui erano partiti al mattino... Partire presto per tornare presto, una regola d'oro...
Riguardando il profilo, lo skyline, la silhouette della Punta Almana (scegliete voi se essere anglofili o francofili), i Bradipi hanno convenuto con me su una cosa: queste "montagnole" sono davvero belle, nascondono piccoli gioielli che meriterebbero una attenzione ben maggiore... Ma forse hanno ragione i locals... Meglio evitare le frequentazioni di massa...
In ogni caso, a parte le battute più o meno salaci sul perché dell'incapacità lombarda in generale di dare il giusto risalto alle attrattive turistiche delle varie zone, conveniamo tutti che le Prealpi Bresciane e Gardesane, che in un certo modo hanno fatto da Madrine ai Bradipi, meritano ancora molte e molte attenzioni... Numerosi sono gli itinerari che riusciamo a ricavare per le nostre gite future... Non necessariamente volte a "fare la ferrata", ma semplicemente a godere di una data cima o di una data zona... Se, poi, per godere di una cima, una cresta, un passo, dovremo tirarci su per roccette o per un sentiero attrezzato, perché no? L'importante è che sia bello, panoramico e fatto in sicurezza...
Dopo questo terzo incontro "ufficiale", i Bradipi si salutano, dandosi appuntamento ad una prossima uscita nelle Prealpi Bresciane... Ci aspettano il Guglielmo, le Piccole Dolomiti Bresciane, le Valli minori... Le Prealpi Gardesane Bresciane con il Pizzocolo e le sue creste...
Il bello della fine di una gita, come anche del raggiungimento di una cima è che, godendo della meta raggiunta, si può subito, da lì, guardare distante, al prossimo obiettivo....
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Era il periodo in cui stavo per tornare alla montagna dopo anni di sosta forzata, dolorosa ma doverosa... Eppure, per una serie di fortuite coincidenze di vita, avevo ripreso a passeggiare per boschi ed a girare in cerca di panorami proprio partendo dal Lago di Iseo... I quattro passi sul Lago avevano presto lasciato il posto alla slaita alla Punta de l'Ort, al Tour di Montisola... Ai giri in Val Camonica a scoprire luoghi per me noti solo di nome, come la fantastica Valle di Scalve, il Passo del Vivione...
In questo lungo periodo di "gestazione", proprio sopra Sale Marasino (luogo dove spesso ci trovavamo ad andare a farci un cafferino), avevo notato un'elevazione che ben prometteva dal punto di vista panoramico... Dopo qualche tempo e una vera "ravanata" in Internet, ero riuscito a reperire notizie sufficienti sulla sentieristica di questa zona e, in un modo quasi iniziatico, ero riuscito a diventare felice proprietario di una guida del sentiero delle 3V, che passa proprio per la Punta Almana.
Questo stupendo panettone prealpino, a picco sul Lago di Iseo e sulla Val Trompia, una sorta di avamposto dell'evidente ed ammiccante Golem o Guglielmo che dir si voglia, mi aveva affascinato subito per le possibilità di una salita panoramica... Le poche relazioni ritrovate in rete mi avevano confermato le aspettative. Non pensavo - a differenza della vicina e da me bramata Corna Trentapassi - ci fossero le premesse per una ravanata "attrezzata", per cui ricordo ancora adesso lo stupore che devo aver mostrato nel leggere la prima volta dell'esistenza di un sentiero attrezzato per giungere su quella invitante cima.
In pieno stile Bradipi di Montagna, ormai lanciati a "scoprire" e dare la giusta visibilità a queste zone anche nelle relazioni su Internet, decidiamo, dopo rapido e piacevole dibattito sul forum di VieFerrate.it, di andare a "vedere" questo sentiero attrezzato alla Punta Almana...
E' così che di buon mattino, a ranghi ridotti causa defezioni e problemi personali vari, si trovano alla frazione di Portole, sopra Sale Marasino, alcuni Bradipi, ovvero lo scrivente Arterio Lupin (ormai sempre più simile al rag. Filini, temibile organizzatore di gite aziendali), il grandissimo Claudione-Antico43, Ale74 con il sodale MisterG. e Fede94 (virgulto dello stesso Ale74). Last but not the least, il fotografo ufficiale e recordman della distanza, MarcoDe, che si sciroppa la strada da Bologna per essere dei nostri ogni volta...
La scelta della passeggiata si rivela subito azzeccata: un dislivello non eccessivo, sentieri ben tracciati, una ferratina semplice semplice e tanti panorami... Il primo tratto del sentiero, come sempre accade, complice anche la ripidità dello stesso, è quello che appare più duro a tutti... In ogni caso, tra frizzi e lazzi, la prima parte viene letteralmente divorata e ben presto lasciamo la carrozzabile che sale al Passo di Portole per passare, attraversando un pezzo di proprietà privata, su un terreno abbastanza friabile e "ravanoso" che ci porta sulla cresta di Punta Cabrera, anticima della Punta Almana.
La cosiddetta "ferratina" è, in realtà, una variante attrezzata (si fa per dire), che permette di risalire Punta Cabrera senza effettuarne il periplo sul versante Triumplino... Le attrezzature sono un paio di cavi sui quali sono stati ricavati anelli piuttosto ampi, utili per "issarsi" in caso di terreno fangoso o comunque scivoloso... L'unica vera attenzione, al di là di qualche punto esposto, è richiesta per evitare di far cadere sassi (e di prenderli in testa)....
Giunti sulla sommità di Punta Cabrera, tra una foto ed una chiacchiera, il Sebino, che qualche tempo prima ci aveva negato i panorami durante la salita alla Corna Trentapassi, decide di ripagarci e ci regala scorci meravigliosi tanto sul Lago che sulle Montagne circostanti, con stupende vedute tanto sul prospiciente Golem che sulla Corna Trentapassi e, più in là, sulla catena delle Orobie...
La passeggiata sul filo di cresta per arrivare alla croce posta sulla sommità di Punta Almana viene percorsa quasi a passo di maratoneta... Il tempo sta volgendo al "non più così bello", per cui vogliamo gustarci il panorama... La cima mantiene tutte le promesse ed i Bradipi, anche se un po' affannati (hanno percorso l'itinerario a passo non proprio da Bradipo), dopo le strette di mano di rito, si rifocillano e si gustano i pnorami a 360°...
Le montagne sono tutte uguali... Nel senso che hanno una base ed una cima e, una volta arrivato in cima, devi scendere... Parole sante, di una logica ferrea, di Mauro Corona. Per la discesa, fedeli alla nostra passione per i giri ad anello, decidiamo di scendere fino alla Croce di Pezzoro e di qui, per ampia carrozzabile, dovremmo poter rientrare a Portole...
La discesa è non meno panoramica della salita e abbastanza rapida, ma soprattutto ripida... Le ginocchia vengono messe a doverosa prova... A parte qualche "sacramentino" volato da qualche boccuccia causa scivolone, in pochi minuti ci ritroviamo tutti alla Croce di Pezzoro, dove, dopo le foto di turno (ed una pausa pipì praticamente sincronizzata), prendiamo un bel sentierino a mezza costa nel bosco... Purtroppo questo finisce troppo presto... Ci ritroviamo sulla carrozzabile che, essendo nelle vicinanze di una frequentatissima trattoria, è anche molto frequentata dai temibili 4X4 dei locals...
Mentre il tempo peggiora, i Bradipi, previdenti come sempre, si ritrovano, dopo essersi gustati la passeggiata ed i panorami, al parcheggio da cui erano partiti al mattino... Partire presto per tornare presto, una regola d'oro...
Riguardando il profilo, lo skyline, la silhouette della Punta Almana (scegliete voi se essere anglofili o francofili), i Bradipi hanno convenuto con me su una cosa: queste "montagnole" sono davvero belle, nascondono piccoli gioielli che meriterebbero una attenzione ben maggiore... Ma forse hanno ragione i locals... Meglio evitare le frequentazioni di massa...
In ogni caso, a parte le battute più o meno salaci sul perché dell'incapacità lombarda in generale di dare il giusto risalto alle attrattive turistiche delle varie zone, conveniamo tutti che le Prealpi Bresciane e Gardesane, che in un certo modo hanno fatto da Madrine ai Bradipi, meritano ancora molte e molte attenzioni... Numerosi sono gli itinerari che riusciamo a ricavare per le nostre gite future... Non necessariamente volte a "fare la ferrata", ma semplicemente a godere di una data cima o di una data zona... Se, poi, per godere di una cima, una cresta, un passo, dovremo tirarci su per roccette o per un sentiero attrezzato, perché no? L'importante è che sia bello, panoramico e fatto in sicurezza...
Dopo questo terzo incontro "ufficiale", i Bradipi si salutano, dandosi appuntamento ad una prossima uscita nelle Prealpi Bresciane... Ci aspettano il Guglielmo, le Piccole Dolomiti Bresciane, le Valli minori... Le Prealpi Gardesane Bresciane con il Pizzocolo e le sue creste...
Il bello della fine di una gita, come anche del raggiungimento di una cima è che, godendo della meta raggiunta, si può subito, da lì, guardare distante, al prossimo obiettivo....
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